Scaldabagno elettrico Ferroli Titano

Meglio un tradizionale scaldabagno elettrico o uno a pompa di calore?

Sto sostituendo la vecchia caldaia a metano, che produceva anche acqua calda sanitaria (ACS) con un grosso boiler con un accumulo da 90 litri.
Visto che ho un impianto fotovoltaico con un certo esubero di produzione (che attualmente immetto in rete), sarebbe ragionevole utilizzare questo esubero per produrre acqua calda.
Il problema è: come trasformare questa energia elettrica in acqua calda?
Le possibili soluzioni sono due:

  • tradizionale scaldabagno elettrico (basato su una banale resistenza elettrica da 1200 w che riscalda l’acqua)
  • scaldabagno a pompa di calore

Vediamo di confrontare le due soluzioni, prendendo in esame due prodotti abbastanza tipici e rappresentativi:

Rendimento e velocità nel riscaldamento

Il Ferroli Titano per portare l’acqua in temperatura con un ∆T di 55° impiega 3h 7′.
Il consumo annuo di targa è di 2803 kWh (classe C).

L’Ariston Lydos ha tre modalità di funzionamento: Boost, Memory e Green.
Per portare l’acqua in temperatura con un ∆T di 43° nelle tre modalità impiega rispettivamente 2h 34′ , 5h 25′ e 9h 21′.
Nel primo caso (Boost) non utilizza solo la pompa di calore, ma anche una normale resistenza elettrica, con i relativi consumi elettrici.
Il consumo annuo di targa è di 613 kWh (classe A).

Consumo di energia

Non ho ben presente come sia stato calcolato Il consumo di targa di 2803 kWh/anno per il Ferroli Titano, ma mi sembra sinceramente esagerato (in un altro impianto con uno scaldabagno simile, con i consumi monitorati per un anno, il consumo reale è stato inferiore a 1500 kWh)
Prendiamo per buono quello di 613 kWh per l’Ariston Lydos.
La differenza è di 900 kWh/anno (o 2200 kWh/anno secondo il consumo di targa).
Al prezzo di 0,20 €/kWh, comporterebbe un risparmio sensibile: 180 €/anno nel primo caso, ed addirittura 440 €/anno nel secondo caso.
Ma nel caso dell’impianto fotovoltaico, il costo del’energia in realtà scende a circa 0,06€/kWh (ovvero il prezzo pagato per il ritiro dedicato): quindi, il risparmio sarebbe rispettivamente di soli 54 €/anno nel primo caso (e di 132 €/anno nel secondo).
Quindi, per ammortizzare il maggior costo dell’Ariston Lydos sarebbero necessari da un minimo di 3 anni e mezzo, fino ad oltre 8 anni.

Dimensioni

Le dimensioni del Ferroli Titano sono 750x440x460.

L’Ariston Lydos è complessivamente abbastanza più grande (1009x239x573), anche se la minor profondità (239) in certe situazioni lo può rendere un po’ meno ingombrante.

Difficoltà di installazione

Sostanzialmente entrambi gli apparecchi hanno le medesime modalità di installazione, e richiedono i medesimi accorgimenti. A parte quindi la (relativa) maggior difficoltà di installazione dovuta alle maggiori dimensioni e peso dell’Ariston Lydos, non ci dovrebbero esser motivi particolari per preferire uno all’altro.

Costo

L’Ariston Lydos ha un costo di circa 600 €, e nella sua categoria risulta uno dei più economici.
Il Ferroli Titano (come peraltro qualsiasi scaldabagno di pari categoria) ha un costo di circa 160 €.
La differenza di prezzo tra i due è (circa) di 440 €.

Altre caratteristiche

Il Ferroli Titano, come tutti i boiler tradizionali a resistenza, è silenziosissimo (15 dB), mentre l’Ariston Lydos un po’ di rumore lo fa (49 dB).
Inoltre, l’Ariston Lydos funziona solo se la temperatura ambiente è tra i 12° C ed i 40° C (quindi, per esempio, in un vano tecnico non riscaldato durante l’inverno potrebbe avere difficoltà a funzionare).

Considerazioni finali: quale scelgo?

Queste sono le MIE considerazioni finali, che riguardano l’installazione a casa mia: può darsi benissimo che in una situazione diversa i vari pro e contro vadano valutati in maniera differente, e che quindi si arrivi ad una scelta diversa.

Riassumendo:

  • l’Ariston Lydos è sensibilmente più costoso (circa 600 € contro 160 €)
  • l’Ariston Lydos è più ingombrante (anche se dove lo andrò ad installare io questo non costituisce un problema)
  • l’Ariston Lydos è più lento a portare in temperatura l’acqua (il che significa che più spesso bisognerà ricorrere all’integrazione della caldaia a gas, oppure farlo andare in modalità “Boost”, ovvero come se fosse uno scaldabagno tradizionale)
  • l’Ariston Lydos potrebbe avere delle difficoltà a lavorare nei periodi invernali più freddi (il vano caldaia non è riscaldato, e la temperatura vi scende frequentemente sotto i 12°)
  • l’Ariston Lydos è comunque un apparecchio concettualmente più complesso di uno scaldabagno elettrico, e quindi necessariamente anche più predisposto a guastarsi
  • l’Ariston Lydos consuma sensibilmente meno energia elettrica; ma visto che l’energia elettrica la produco con l’impianto fotovoltaico, si tratta di un vantaggio relativo.
  • il risparmio economico connesso al minor consumo energetico non è tale da renderlo economicamente conveniente

Tutto ciò premesso, la mia scelta non potrà che orientarsi sulla soluzione tradizionale, rappresentata dal Ferroli Titano.

Ferroli Titano che comunque non userò in maniera tradizionale, ma accroccherò per renderlo più efficiente.
Ma questo sarò oggetto di un altro post quindi… stay tuned!

Se non siete d’accordo con le mie conclusioni, oppure trovate qualcosa da ridire sulle considerazioni che ho fatto per confrontare i due prodotti… l’area commenti qui sotto è a vostra disposizione, fatemi pensare cosa ne pensate.


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